geofisica - Università di Siena

Le attività del LAP&T

Il Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento nasce nel 2003 con l’obiettivo di sperimentare nuove fonti, nuove tecnologie e metodologie per la  diagnostica, la documentazione, l’analisi e il monitoraggio di contesti e paesaggi archeologici. Il LAP&T è responsabile dei rilevamenti da droni di ampie aree del contesto di indagine e dell’elaborazione dei dati 3D.

SO.S.
Sotto Siena
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto (SABAP) è preposta alla tutela di un territorio estremamente ricco e complesso. Servono strumenti adeguati alla conoscenza dei territori. Perciò, il progetto prevede tre principali linee di ricerca:

1) l’elaborazione di un Sistema Informativo Archeologico 3D di Siena su piattaforma web avanzata fruibile attraverso sistemi immersivi;
2) L’acquisizione ed elaborazione dei dati radar tramite sistema di ultima generazione (Stream-X di IDS) degli spazi pubblici (strade e piazze) di Siena per la mappatura degli elementi archeologici (e di tutti i sottoservizi) fino a ca. 3 m di profondità;
3) L’immissione nel Sistema Informativo Territoriale di tutte le conoscenze storico-archeologiche e geologiche della città e delle interpretazioni dei rilevamenti radar.

La disponibilità di dati Radar e di un sistema informativo 3D rappresenterà per la Siena uno strumento mai proposto in Italia e altrove. Le implicazioni per le attività della Soprintendenza  e del Comune saranno notevoli. La trasferibilità dei risultati è molto elevata verso tutte le città sul territorio nazionale ma anche a livello internazionale.
Lo sviluppo delle conoscenze archeologiche permette la narrazione, attraverso l’azione del polo museale della Toscana, dei nuovi scenari storici grazie a supporti tradizionali, ma anche alle  tecnologie virtuali e immersive messe a disposizione dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena.

Hatra
Grazie ad un finanziamento della fondazione ALIPH, una missione archeologica internazionale italo-irachena, promossa da ISMEO, l’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, Università di Siena, Università di Padova e lo State Board of Antiquities and Heritage di Baghdad ha portato ad una scoperta incredibile. Nel febbraio 2020 è stato documentato,  a quasi tre anni dalla liberazione dallo Stato Islamico, lo stato delle rovine del sito archeologico di Hatra, governatorato di Ninive che si trova 110 km a Sud di Mosul.
Il sito, di cultura essenzialmente araba, raggiunge il suo massimo sviluppo come polo religioso legato al culto di Shamash- dio del Sole – tra II e III sec. d.C. Hatra fu per secoli al centro degli aspri conflitti tra Roma, il declinante impero dei Parti, e quello in ascesa dei Sassanidi, a riprova della continua instabilità politica di questa irrequieta parte del mondo.
Il sito archeologico, patrimonio Unesco, è celebre per le sue imponenti fortificazioni circolari con mura, torri e fossati, e il suo santuario metropolitano con templi ben conservati, come quelli di Palmira, prima delle distruzioni dell’ISIS.
L’Università di Siena ha pianificato e diretto le attività di rilievo della città e dei monumenti del grande temenos centrale, tramite droni.

Rometrans
Il dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena è partner del progetto ERC advanced Rome Transformed – PI Ian Haynes. Il programma ha ricevuto un importante finanziamento dal Consiglio europeo della ricerca per indagare 800 anni di storia sul Celio di Roma.
Lo studio si concentra su un quartiere di Roma “dimenticato”, vale a dire San Giovanni in Laterano, che, sebbene trascurato dalla maggior parte degli itinerari turistici, è stato dimora di imperatori e papi per generazioni. Tra il I e l’VIII secolo d.C., molte delle persone più potenti della terra vivevano dentro e intorno al colle Celio, nel sud-est della città.

 

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