Quando la cybersecurity incontra il suono e la luce

Viviamo nell’era dell’Internet delle cose, in cui le persone interagiscono con innumerevoli oggetti intelligenti. Questi oggetti possono essere ovunque: indossati da noi, nelle case, nelle autovetture, all’interno di ospedali e persino nelle industrie. Sono, ad esempio, il telefono, lo smart-watch, la lampadina smart di casa oppure il sensore che monitora la salute di un paziente. Quasi tutti “parlano” tra di loro per mezzo di comunicazioni senza fili, scambiandosi moltissime informazioni.
Ma queste comunicazioni sono davvero sicure?
Cosa succede se però la cybersecurity incontra il suono e la luce?
Un attacco informatico potrebbe bloccare la smart-TV ma anche un intero reparto di ospedale. Di solito per garantire la sicurezza ci si basa su sistemi di crittografia. Ma oggi si pensa di utilizzare, in modo più semplice ed economico, sistemi fisici come il suono e la luce. Le onde sonore e la luce sono due elementi che ci avvolgono e che normalmente vengono usati per riprodurre brani musicali e illuminare gli ambienti.
Modificando in modo opportuno le onde acustiche e quelle luminose è possibile migliorare la sicurezza delle comunicazioni senza fili ottenendo anche delle soluzioni che non inquinano l’ambiente in cui viviamo. Nella conferenza mostreremo come si lavora a questa frontiera della cybersecurity.

(evento consigliato per ragazzi a partire da 11 anni)

a cura di Simone Soderi
Ricercatore in Cybersecurity, Scuola IMT

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Scuola IMT

venerdì 27 novembre | ore 18.30

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